La Maison des Orphelins a le Pont de l'Amstel à Amsterdam 

Bellissima veduta prospettica di Amsterdam vista da uno dei ponti sul fiume Amstel che attraversa la città e le dà il nome (Amstel+dam, cioè diga)

Titolo francese in basso al centro sotto la mise en scène e firma à Paris chés Daumont

1760 circa
Acquaforte su carta vergellata priva di filigrana, bellissima coloritura antica, margini sufficienti.

Dim.: 27,5x40,5 cm lo specchio di stampa (the plate edge)

Jean-François Daumont, editore e mercante parigino di rue St. Martin, specializzato in vedute di città europee e raffigurazioni di interni dei palazzi.

Quello della vue d'optique (veduta ottica o prospettica) è un genere di vedutistica nato nel Settecento, verso la prima metà, e che avrà largo seguito di pubblico, che per dare profondità alla scena rappresentata, allungava le planimetrie dei monumenti, aggiungendo dei trafori in determinati punti della veduta, a mo'di finestrelle, che venivano illuminati da dietro tramite un dispositivo ottico (detto zograscopio), munito, oltre che di un fascio di luce, anche di lenti e di uno specchio, a creare una scena illusoria di realtà virtuale con un effetto giorno-notte molto suggestivo.