Francesco de' Cecchi Conti 

Bella veduta prospettica del cinquecentesco cortile di Palazzo Pitti.
Tratta da una serie di sei vedute, molto rara, edita a Firenze nel 1652.

Haec est pars intrinseca Palatii Magni Ducis Hetruriae ubi amplissima Aula iuxta pretiosam grottam et fontanam, conspicienda.
Siamo a Palazzo Pitti, divenuta residenza della Granduchessa di Toscana Eleonora di Toledo, figlia del Vicerè di Napoli, e di Cosimo I de'Medici. Lo splendido cortile interno, cui fa riferimento la didascalia, era stato progettato dal fiorentino Bartolomeo Ammannati (1511-92), come trait-d'union al notissimo parco adiacente, opera del fiorentino Tribolo, splendido esempio di giardino all'italiana, dotato di uno scenografico anfiteatro (visibile sullo sfondo), di fontane e grotte, ninfei e laghetti e un panorama meraviglioso su Firenze.

Acquaforte e bulino su carta vergellata priva di filigrana. 
Doppia didascalia in latino e tedesco, verso vuoto. Buono stato di conservazione, il margine destro rifilato in prossimità della battitura, qualche brunitura e traccia di ossidazione. Coloritura moderna. 

Dim.: 18x23 cm lo specchio di stampa (the plate edge)

Francesco Cecchi Conti è stato incisore di ottima tecnica (apprezzabile la sua perizia nell'uso della prospettiva) ma poco prolifico, attivo nella Firenze della metà del XVII secolo.