Rarissima acquatinta a doppia pagina di BARTOLOMEO NERICI, incisore lucchese di Crasciana (Bagni di Lucca), autore di numerose tavole, tra cui quelle dell'edizione lucchese dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert curata da Ottaviano Diodati.
Titolo: VEDUTA DELLA CITTA' DI SPALATRO DALLA PARTE DI LIBECCIO
Sotto il titolo 5 didascalie (più una aggiunta da mano moderna) esplicative dei toponimi riportati nella scena
Tratta dall'opera dell'architetto ROBERT ADAM "Ruins of the palace of the Emperor Diocletian at Spalatro in Dalmatia", London 1764  I edizione (e unica fino al 2001 quando è stata riedita dalla Biblioteca del Cenide)
Bellissima carta vergellata e filigranata, tracce diffuse di ossidazione al recto e al verso.
Dim.: 30,5x40 cm lo specchio di stampa

ROBERT ADAM (1728-92) è stato un celebre architetto scozzese formatosi ad Edimburgo, ove apprese il latino oltre alla matematica e all'astronomia. Figlio d'arte, al principio sognava di fare il pittore, e qualcosa della sua tecnica ricorda Salvator Rosa: alla morte del padre, lui e il fratello John ne ereditano lo studio, poi, regola non scritta di tutti gli artisti dell'epoca, partono per il Gran Tour. Londra, Bruxelles, Lilla, Parigi...
Per Roma la più grande dichiarazione d'amore: "Roma è la più gloriosa città del mondo [..] è dominata da un misto di grandeur e di tranquillità". Nella caput orbis terrarum stringe importanti rapporti: col cardinale Alessandro Albani, il pittore Clérisseau, e il geniale Giovan Battista Piranesi.
Poi, è in Dalmazia, e il paesaggio di Spalato lo lascia senza fiato;  
"È verso il mare che appaiono davanti agli occhi i resti delle mura e la lunga arcata del Palazzo e poi la fortificazione contemporanea, il lazzaretto, le torri delle mura degli antichi templi: tutto questo si armonizza perfettamente con le colline ed il circondario, presentando un paesaggio molto piacevole».
Da questa fondamentale esperienza estetica trarrà una miriade di disegni e di idee per le successive opere di design ante litteram, nonchè l'eccezionale testimonianza dei suoi studi e dei suoi viaggi che farà stampare in forma di libro una volta tornato a Londra: da qui la sua carriera decollerà divenendo deputato e architetto ufficiale di Giorgio III e dando vita a numerosi progetti di edilizia pubblica e privata con uno stile che diventerà celebre come "gusto Adam", uno stile ove struttura, funzione e decorazione si compenetrano in ogni dettaglio, anche dell'arredo interno.